Rubrica: ATTUALITA’ |
![]() TERZA ETÀ-SI RISPETTANO ANCORA GLI ANZIANI?Traendo spunti di riflessione da libri, film, canzoni
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domenica 19 gennaio 2025
Argomenti: Attualità Senza dubbio la presenza di nonni affettuosi, rispettati e amati dai nipoti, rappresenta un valore irrinunciabile che va conservato e preservato. In un mio articolo pubblicato su Scena Illustrata, “Stella d’argento”, ricordai con affetto nonno Mario e nonna Lucia, indimenticabili personaggi della mia infanzia e adolescenza che insieme ai miei adorati genitori mi educarono con amore e con il loro positivo esempio, valori che ho cercato di inculcare, insieme a mio marito, anche nei miei figli e posso dire che ci siamo riusciti e come noi, credo, anche altre coppie. E pertanto ripropongo il suddetto articolo con i miei ricordi: https://www.scenaillustrata.com/pub... Riflettendo sulla condizione degli anziani del mondo di oggi e sul drammatico periodo della pandemia che ha fatto strage di vecchi negli ospizi, tuttavia, ho pensato che i miei nonni e i miei genitori siano stati anziani in epoche molte diverse da quella attuale in cui la "cultura dello scarto", messa in evidenza anche da Papa Francesco, considera i vecchi "improduttivi" e quindi zavorra di cui liberarsi. Il noto scrittore francese Michel Houellebecq nel suo libro "La possibilità di un’isola", parla di un mondo tecnologico disumanizzato e privo di sentimenti in cui non ci sono più anziani, poiché con eutanasia e clonazione si ha pronto un "doppio" che dona l’illusione di aver raggiunto l’immortalità. Eppure in un libro così crudo, l’unica possibilità di fuga è un ‘isola in cui una coppia si ama davvero.
E ancora tanti altri pensieri sono affluiti alla mia mente, come in una “stream of consciousness” alla James Joice, tra poesie, canzoni, film tutti centrati sulla terza età. Ed ecco i versi della canzone di Renato Zero “Spalle al muro”, qui in parte riportati: “Spalle al muro/Quando gli anni son fucili contro/Qualche piega sulla pelle tua/I pensieri tolgono il posto alle parole/Sguardi bassi alla paura di ritrovarsi soli/E la curva dei tuoi giorni non è più in salita/Scendi piano, dai ricordi in giù/Lasceranno che i tuoi passi sembrino più lenti/Disperatamente al margine di tutte le correnti/Vecchio/Diranno che sei vecchio/Con tutta quella forza che c’è in te/Vecchio/Quando non è finita,/ hai ancora tanta vita/E l’anima la grida e tu lo sai che c’è/Ma sei vecchio/Ti chiameranno vecchio/Mentre ti scoppia il cuore, non devi far rumore/Anche se hai tanto amore da dare a chi vuoi tu(Ma sei vecchio/Quelle tue convinzioni, le nuove son migliori/Le tue non vanno più. Eccola per intero in un video: https://www.youtube.com/watch?v=R-L... Ho pensato ai miei nonni e ai miei genitori che, amati e rispettati non solo in famiglia, ma dalla società, accettavano la vecchiaia senza troppi drammi, non ricorrevano ad estenuanti cure estetiche, operazioni di chirurgia plastica rifacimenti di vario genere, botulino e quant’altro.
Purtroppo questo processo di mercificazione che invade sempre più diversi campi delle attività umane, sotto l’incalzare della società consumistica e tecnologica che con la ripetizione meccanica dei fenomeni spegne fantasia e originalità, prevale l’ omologazione dei comportamenti, l’adeguarsi ad una mentalità nichilista basata sul maniacale possesso di danaro e di oggetti che garantiscono benessere materiale ed immagine sociale, oggi l’unica identità che conta per un numero crescente di persone. Il “rispetto” che Kant indicava come fondamento della legge morale, non è funzionale al mondo dell’economia che puntando su cose sostituibili con modelli sempre più nuovi, produce continuamente “un mondo da buttar via” e pian piano il concetto passa dagli oggetti a piante, animali, ambiente in genere ed infine all’uomo che diventa pertanto un prodotto “usa e getta” con “data di scadenza”, come fa notare U. Galimberti in “Vizi capitali e nuovi vizi”. In un mondo come il nostro, dunque, solo chi ha la fortuna di nascere in una famiglia in cui ci siano chiari obiettivi e precise identità, costante dialogo e soprattutto molto amore, riuscirà a crescere in modo armonioso ed equilibrato per poter poi affrontare gli attacchi esterni. E speriamo che cresca tale consapevolezza insieme al rispetto per tutte le età, inclusa la terza età. Giovanna D’Arbitrio Diritti di copyright riservati |