https://www.traditionrolex.com/30 Un Omaggio a San Francesco e alla Sua Eredità-Scena Illustrata WEB


Rubrica: ARTE E NATURA

Un Omaggio a San Francesco e alla Sua Eredità

Museo di Roma
mercoledì 2 ottobre 2024

Argomenti: Mostre, musei, arch.

Dal 2 ottobre 2024, il Museo di Roma a Palazzo Braschi ospiterà la mostra “Laudato Sie: Natura e Scienza. L’eredità culturale di Frate Francesco”. Questa esposizione celebra l’ottavo centenario della stesura del Cantico delle Creature, il primo importante testo poetico in volgare italiano, presentando per la prima volta a Roma la sua più antica copia, insieme a 93 opere rare provenienti dal Fondo antico della Biblioteca Comunale di Assisi.

La mostra, che rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2025, è un itinerario che parte dall’intuizione di San Francesco e giunge fino alle ricerche scientifiche dei Francescani. Attraverso un ricco patrimonio librario, il visitatore avrà l’opportunità di esplorare l’interazione tra cultura, scienza e spiritualità nel contesto medievale e moderno.

La mostra utilizza tecnologie multimediali per coinvolgere il pubblico in un’esperienza immersiva. Tra le due sale immersive, uno spazio è dedicato al Cantico di Frate Sole, mentre l’altro invita a riflettere sulla connessione tra tutte le creature del mondo. Queste installazioni offrono un modo innovativo di esplorare il messaggio di Francesco, rendendolo accessibile e pertinente anche per le nuove generazioni.

La selezione di manoscritti e libri a stampa esposti offre una visione inedita della cultura francescana. Attraverso nove sezioni tematiche, i visitatori potranno approfondire il sapere enciclopedico dei Francescani, la loro visione dell’universo e il contributo alla scienza e alla filosofia. La mostra include anche opere significative come il Tractatus de Sphaera e la Biblioteca Universale sacro-profana, evidenziando l’importanza della matematica, della fisica, e della medicina nel pensiero francescano.

Padre Marco Moroni, Custode del Sacro Convento di Assisi, ha descritto il Cantico di Frate Sole come un condensato di bellezza e fede, capace di unire il rispetto per la creazione con un senso di appartenenza alla grande orchestra del mondo. La mostra si propone non solo di celebrare la figura di San Francesco, ma anche di stimolare riflessioni su come la cultura e la scienza possano coesistere in armonia con la spiritualità.

La mostra “Laudato Sie: Natura e Scienza” è un’importante iniziativa sostenuta dal Comune di Assisi e rappresenta un’opportunità unica per esplorare il ricco patrimonio culturale e scientifico lasciato da San Francesco e dai suoi seguaci. Dopo la sua conclusione a Roma, la mostra si trasferirà ad Assisi, dove sarà visibile fino al 12 ottobre 2025. Questa esposizione non è solo un tributo al passato, ma un appello a riflettere sul nostro rapporto con la natura e a riscoprire il senso di meraviglia e rispetto per il mondo che ci circonda.

San Francesco è spesso considerato il santo patrono degli ecologisti per il suo amore e rispetto verso la natura. Il suo Cantico delle Creature celebra gli elementi della creazione, riconoscendo ogni creatura come parte di un’unica famiglia.

Insegnava che tutti gli esseri viventi sono interconnessi e parte di un grande disegno divino, l’umanità non è separata dalla natura, ma parte integrante di essa. La crisi ambientale attuale è vista come una crisi delle relazioni, tanto tra gli esseri umani quanto tra l’umanità e il resto della creazione. Il messaggio di Francesco promuove una vita di semplicità e umiltà, invitando a vivere in armonia con la natura. Laudato sì incoraggia un cambiamento di paradigma nel modo in cui viviamo, suggerendo uno stile di vita più semplice e sostenibile, per ridurre l’impatto ambientale e promuovere la giustizia sociale.

Ci invita a riscoprire la dimensione spirituale della creazione, incoraggiando i credenti a riconoscere la bellezza del mondo come manifestazione del Creatore e a sentirsi responsabili nella sua custodia. Inoltre si preoccupava dei poveri e degli emarginati, collegando la giustizia sociale alla cura del creato. Come abbiamo descritto precedentemente vengono esposti diversi libri antichi restaurati e ci ricorda l’importanza del lavoro di ricopiatura dei monaci francescani che rappresenta un patrimonio culturale e spirituale di inestimabile valore. Attraverso la loro dedizione, questi monaci non solo hanno preservato testi fondamentali, ma hanno anche contribuito a creare un legame tra la spiritualità e la conoscenza, unendo fede e ragione in un’armonia che continuerà a ispirare le generazioni successive. Questi monaci, seguendo l’esempio di San Francesco d’Assisi, non solo si dedicavano alla vita spirituale, ma anche all’impegno intellettuale e alla custodia del sapere.

Nei conventi, si dedicavano alla copiatura di testi religiosi, filosofici e scientifici, spesso andati perduti a causa di incendi, furti, inondazioni, cattiva conservazione. Questa attività non era solo un compito pratico, ma anche un atto di devozione. Ricopiare un manoscritto significava entrare in contatto diretto con il pensiero di autori venerati e con il messaggio divino. I monaci utilizzavano strumenti rudimentali, come penne d’oca e inchiostro, per trascrivere a mano i testi, un processo che richiedeva precisione e pazienza. Grazie alla loro dedizione, i francescani hanno contribuito alla conservazione di opere fondamentali della cultura occidentale. Testi di filosofia, teologia, scienze naturali e opere classiche salvate dall’oblio. In un’epoca in cui la maggior parte della conoscenza era trasmessa oralmente e i libri erano rari, il lavoro di ricopiatura era essenziale per garantire la continuità del sapere. Spesso i libri erano incatenati alle scrivanie di consultazione perché avevano un valore inestimabile.

I conventi francescani si trasformarono in veri e propri centri culturali. Oltre alla copiatura, i monaci si dedicavano allo studio e alla scrittura di opere originali. Molti di loro divennero eruditi, contribuendo allo sviluppo della teologia e della filosofia medievale. Le biblioteche conventuali, ricche di manoscritti, attiravano studiosi e discepoli, facilitando un intenso scambio di idee.

Il lavoro di ricopiatura aveva anche un significato spirituale. I monaci consideravano la loro attività come un servizio a Dio e alla comunità. Attraverso la copiatura, non solo preservavano la conoscenza, ma anche promuovevano la riflessione e la meditazione, contribuendo così alla vita spirituale del convento.

Con l’invenzione della stampa nel XV secolo, il lavoro di ricopiatura subì un cambiamento radicale. Sebbene la copiatura manoscritta perdesse parte della sua importanza, i monaci francescani continuarono a svolgere un ruolo significativo nella produzione e diffusione di opere stampate, garantendo che il messaggio di Francesco e la tradizione francescana rimanessero vivi. Nei loro conventi, si dedicavano alla copiatura di una vasta gamma di testi, Bibbie, Vangeli, opere dei Padri della Chiesa: scritti di teologi antichi come Agostino, Girolamo e Gregorio Magno, San Bonaventura, spesso utilizzati per la formazione spirituale. Scritti di San Francesco d’Assisi: Inclusi il Cantico delle Creature e le Esortazioni, fondamentali per la spiritualità francescana.

Si copiavano anche testi filosofici classici come le opere di Aristotele e Platone contribuendo alla loro conservazione e diffusione nel Medioevo. Le opere di Tommaso d’Aquino come la Summa Theologica. Inoltre venivano copiati e tramandati testi che trattavano di medicina, botanica e zoologia, ottica, astronomia e matematica, libri di preghiere e meditazioni, ma anche biografici con la vita dei santi o addirittura cronache storiche dove venivano narrati eventi significativi, contribuendo alla memoria storica delle comunità religiose e laiche.

Nel Cantico di Frate Sole San Francesco riconosce una fratellanza fra tutti gli esseri umani e gli esseri inanimati del creato: sole, luna, le stelle, il vento, l’acqua, il fuoco. Un inno universale che trova ispirazione nelle profondità della mente umana, la parte più sacra e divina del nostro essere.

Museo di Roma – Palazzo Braschi

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