Rubrica: MUSICA E SPETTACOLO |
UN INEDITO OTELLO AL TEATRO QUIRINODal 6 all’11 febbraio 2024
di
giovedì 8 febbraio 2024
Argomenti: Teatro Davvero sorprendente l’esordio di quest’inedia versione del dramma shakespeariano andato in scena al Teatro Quirino, una produzione del Teatro stabile dell’Umbria con il contributo della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, con la regia di Andrea Baracco e la traduzione drammaturgica di Letizia Russo che, porta in scena Otello in una versione ambientata all’attualità e un cast tutto al femminile dimostrando sin da subito che non si tratta di una scelta frutto di una provocazione di natura estetica, piuttosto come sottolinea il regista, permettere attraverso il ribaltamento dei ruoli, di guardare alla tragedia senza i vincoli sui pregiudizi sulla storia e i suoi temi, puntando il focus sulla consapevolezza che chiunque potrebbe, un giorno, trovarsi a giocare il ruolo della vittima o del carnefice, se la volontà, la fragilità e il caso si trovassero allineati come gli astri di una costellazione. Questa versione al femminile, con un linguaggio vivo che dialoga con il presente, ci distrae dai motivi superficiali della tragedia, dalla tematica del “diverso” tollerato o della vendetta, ma ci costringe a guardare ai personaggi come archetipi di ciò che rappresentano.
Le donne delineate da Shakespeare o sono inconsapevoli, come Desdemona, infantile e affascinata dall’uomo di esperienza che, attraverso i racconti costruirà un’immagine falsa del sé, finché non emergerà la sua vera natura; o sono confuse sul senso della vita, come Emilia, che ubbidisce per consuetudine o paura, considera il tradimento inevitabile e, per stupidità o invidia, consegna nelle mani di Iago l’arma che porterà alla morte di Desdemona. Il pregio di questa versione è portare in evidenza quanto le donne siano state e siano considerate alla stregua di oggetti da quegli uomini che dicono di amarle e poi le uccidono quando non corrispondono più alla funzione da loro attribuita. Il fato danza sugli elementi, sulle passioni, sulle vicende umane, sui se e sui ma che riempiono le tombe, quante possibilità non colte, quanti vizi sono stati seguiti, quante virtù dimenticate. L’essere umano ha scelto la conoscenza attraverso l’esperienza del bene e del male, riconoscere il proprio male è aver imparato, Otello non impara, non abdica al suo atteggiamento di sfida, non mette a fuoco le ragioni della gelosia, non vede ciò che è, Iago è l’archetipo del consapevole votato al male. La scenografia è scarna e stilizzata, uno spazio che può essere esterno, ma anche interno, porte che si aprono e chiudono, che alludono ad altri spazi, nei quali gli attori si avvicendano. Lo spazio-platea supplisce ed amplia la scena e la staticità del palcoscenico, creando uno spazio multiforme e in continua espansione. Degne di nota le musiche di Giacomo Vezzani e i costumi di Graziella Pepe con colori che virano al grigio, tutte brave e talentuose le attrici. Foto: Gianluca Pantaleo Otello
scene Marta Crisolini Malatesta costumi Graziella Pepe luci Simone De Angelis musiche Giacomo Vezzani traduzione e drammaturgia di Letizia Russo regia di ANDREA BARACCO personaggi e interpreti Iago / Federica Fracassi Otello / Ilaria Genatiempo Desdemona / Cristiana Tramparulo Cassio / Flaminia Cuzzoli Brabanzio - Emilia / Francesca Farcomeni Roderigo / Valentina Acca Clown / Viola Marietti Doge - Ludovico - Bianca / Federica Fresco Date e orari mar 6 feb ore 21 mer 7 feb ore 21 gio 8 feb ore 17 ven 9 feb ore 21 sab 10 feb ore 21 dom 11 feb ore 17 Diritti di copyright riservati |