https://www.traditionrolex.com/30 Un enigmatico mentitore: il bugiardino-Scena Illustrata WEB


Rubrica: SCIENZA E DINTORNI

Un enigmatico mentitore: il bugiardino

Traendo lo spunto dagli ultimi articoli di Arturo Capasso, qualche considerazione sulle informazioni sui farmaci
giovedì 23 ottobre 2008

Argomenti: Opinioni, riflessioni

L’enciclopedia Wikipedia definisce il bugiardino come “il nome con cui comunemente viene chiamato il foglietto illustrativo allegato ai medicinali contenente posologia, modalità d’uso ed effetti indesiderati”.

Sull’origine del termine le ipotesi sono diverse e tra queste soltanto una viene avvalorata dalla più prestigiosa istituzione linguistica italiana, vale a dire l’Accademia

JPEG - 35.5 Kb
Vocabolario degli Accademici della Crusca

della Crusca, secondo la quale a Siena, “si indicava in passato con il termine bugiardo la locandina dei quotidiani esposta fuori dalle edicole”. Date le ridotte dimensioni del foglietto illustrativo, si sarebbe optato per il diminutivo dell’aggettivo in questione e cioè bugiardino.

Agli occhi di un comune paziente, il termine potrebbe risultare simpaticamente inquietante. Le cose cambiano se ci troviamo di fronte ad un “malato immaginario”, un

JPEG - 9.1 Kb
Argante

Argante dei nostri giorni “dominato da insicurezza cronica, paura immotivata e condotte terapeutiche irrazionali” secondo la calzante definizione molieriana di ipocondriaco. Il termine bugiardino crea un forte pregiudizio nella mente dell’ipocondriaco, ancor prima di averne letto il contenuto. Ma niente paura, alla sensibilità delle case farmaceutiche non sfugge nulla. Queste ultime, infatti, cercano di rassicurare i pazienti in genere e gli ipocondriaci in particolare, proprio attraverso il contenuto dei foglietti illustrativi: difficilmente comprensibile per il linguaggio troppo tecnico in essi utilizzato e scritto impiegando un carattere minuscolo, ideale per gli anziani con problemi di presbitismo.

JPEG - 84.7 Kb

Sfido gli ipocondriaci che assumono Zimox per esempio, un farmaco prescritto per le infezioni delle vie respiratorie, a sentire i sintomi di alcuni suoi effetti indesiderati come: eosinofilia; sindrome di Stevens-Johnson; test di Coombs diretto positivo; nefrite interstiziale acuta. Oppure lo Zerinol, per i sintomi di raffreddore ed influenza, che ha tra i suoi effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia ed agranulocitosi.

GIF - 63.6 Kb

Una menzione a parte meritano le interazioni con altri farmaci, anzi diciamo pure che oltre alla menzione richiedono una laurea in farmacia: il Ciproxin per le infezioni delle vie respiratorie, dell’orecchio ecc. va assunto lontano da farmaci contenenti cationi multivalenti e supplementi minerali, sucralfato od antiacidi e formulazioni altamente tamponate (ad esempio anti-retrovirali, che tutti conosciamo); l’antinfiammatorio Voltadvance può modificare gli effetti delle seguenti sostanze: litio, digossina, metotrexate, ciclosporina, glicocorticoidi, ecc.

Ad incorniciare questo quadro di chiarezza è il fatto che per alcuni farmaci a diffusione internazionale non c’é stata l’uniformazione dei bugiardini, in altre parole mentono in lingue diverse ma non dicono le stesse bugie. A svelarlo é stata un’inchiesta condotta da Altroconsumo (2007) sui foglietti illustrativi di alcuni tra i più venduti farmaci in quattro Paesi europei: Spagna, Italia, Portogallo e Belgio. Un esempio per tutti é quello dell’antidolorifico Fastum Gel che in Portogallo può essere assunto da donne in stato di gravidanza o durante l’allattamento, mentre in Italia ed in Belgio è sconsigliato; in Spagna il caso non viene contemplato.

La disomogeneità si evidenzia anche tra prodotti analoghi, cioè contenenti lo stesso principio attivo, realizzati da case farmaceutiche diverse e concorrenti.

Pur riconoscendo i passi avanti compiuti nell’ultimo decennio sul percorso della trasparenza, incoraggiati dal D.M. 16 ottobre 1997, la percentuale di pazienti che riesce effettivamente a comprendere il foglietto illustrativo rimane bassa.

Il bugiardino ideale dovrebbe essere di scorrevole lettura, corredato da disegni preferibilmente a colori per un’immediata comprensione di effetti, avvertenze e raccomandazioni e poi perché farcendole le “bugiine” si deglutiscono meglio. Infine, dovrebbe essere scritto usando un carattere più grande di quello che usavamo per le “cartucce” ai tempi degli esami di stato.



Diritti di copyright riservati
Articolo non distribuibile su alcun media senza autorizzazione scritta dell'editore

https://www.traditionrolex.com/30https://www.traditionrolex.com/30