Rubrica: LETTURE CONSIGLIATE |
Sinfonia, Ensemble edizioni 2017
Claudio Fiorentini, una vita in SinfoniaL’ultimo lavoro dello scrittore romano, poeta e traduttore.
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giovedì 1 febbraio 2018
Argomenti: Recensioni Libri Argomenti: Poesia Argomenti: Claudio Fiorentini Claudio Fiorentini – (Il suo sito è: www.claudiofiorentini.it) – è scrittore, poeta, voce radiofonica, artista, traduttore. Una uomo in viaggio, accolto in gioventù dal Messico caliente e oggi di stanza a Roma, da cui osserva ciò che accade nel nostro sistema solare di riferimento. Autore di numerosi testi, ha appena pubblicato questo piccolo libretto di poesie, Sinfonia (Ensemble edizioni), che non può e non deve passare via nel marasma di articoli e recensioni pronti a invaderci le vite, per un motivo piuttosto semplice ma essenziale: Fiorentini è poeta vero, e le parole oneste vanno sempre accolte e meditate con calma, rilette, assimilate. Se c’è una caratteristica dell’autore è l’instancabile tenacia nel saper ascoltare il proprio io dentro il mondo: è poesia fra la gente e le strade, e dunque attraversata da concreta vitalità e da una delicatezza espressiva poco comuni.
Il Tu davanti allo scrittore è la persona non per come vuole che sia, ma per ciò che è: il rispetto per l’altro, e complessivamente per il creato, accoglie ogni poema, anche quando la vita è segnata dalla fatica. Non c’è giudizio, ma attesa di una rivelazione da condividere tenendosi per mano, poiché la vita ha senso quando si sta in compagnia, senza chiedersi che significato abbia, ma lasciandola scorrere e accettandola. In ogni pagina si avverte sia la tensione intellettuale, sia la serenità di chi ha viaggiato e registrato la violenza dell’esistere, consapevole che dopo ogni oscurità c’è un sole in attesa di sorgere: poesia che rifiuta il chiasso e lo sconforto, in quanto “dove il silenzio è la misura. Se non sei lì allora taci perché non ti stai cercando”. L’autore è sincero nel tratto e nella forma linguistica, ama profondamente le parole, non cede mai a leziosismi o a narcisismi fonetici: la devozione per la vita, pur quando agra, parafrasando Bianciardi, è saggezza dal volto quasi “infantile”, nel senso più nobile e genuino del termine.
Un’opera viva dunque, e già sottolineato, da non farsi sfuggire dalle mani, da assimilare e a cui concedere anche che ci ferisca se necessario, così come accade quando ci si mette veramente in gioco con un grande amore.
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