Rubrica: COSTUME E SOCIETA’ |
ELDA LANZA:IL MATTO AFFOGATO di
martedì 9 luglio 2013
Argomenti: Recensioni Libri QUANDO NAPOLI, BELLA E MISTERIOSA, TI TRASPORTA NEL NOIR E LA FA SOMIGLIARE TANTO A UN SET DI GRANDE CINEMA. Il giallo dell’estate è ‘Il Matto affogato’, una nuova inchiesta dell’avvocato-commissario Max Gilardi a Napoli, la vera protagonista del romanzo. Ritorna così Elda Lanza, l’autrice di ‘Niente Lacrime per la signora Olga’ (Salani), “una Camilleri in gonnella” definita da Marco Vichi che la paragona al grande scrittore siciliano per l’umanità dei personaggi al di là della storia a tinte gialle. Ma è anche una versione letteraria di Jessica Fletcher, ‘La signora in giallo’ (Murder, She wrote) perchè il suo stile è quello del giallo classico, che potrebbe essere preso così com’è e trasposto in sceneggiatura senza perdere quell’eleganza di stile e di scrittura che la critica continua a riconoscerle. Non c’è da stupirsi dunque di simili accostamenti quando si ha fra le mani un libro di Elda Lanza e non è mai troppo tardi per leggere un giallo di qualità come il nuovo caso da risolvere per Max Gilardi. Il matto affogato è uno degli scacchi matti più spettacolari, in cui il Re viene mattato da un solo pezzo avversario pur essendo circondato da pezzi amici: sono proprio questi ultimi infatti a impedire al monarca di sottrarsi al mortale scacco, ostruendo ogni via di fuga. E all’insegna del matto affogato saranno anche i due casi su cui si trova a indagare Max Gilardi, che ha rinunciato alla sua carriera di commissario a Milano per intraprendere quella di avvocato a Napoli. Com’è morto Carlo Spada? Chi ha sabotato la barca nuova di Alessandro Notarnicola? Chi consolerà Rosina Santacroce da cinque anni di lutto e di lacrime ? Max Gilardi, attraverso una lucida ricognizione dei fatti arriverà alla soluzione dei due casi. Anche con un matto affogato sulla sua scacchiera di uomo e di avvocato. Ed è Napoli il filo conduttore di tutta la storia. Una Napoli volutamente dimenticata e faticosamente ritrovata, con tutte le sue contraddizioni, ma ricca di ricordi, di umori, di amici. E di un padre amato a stento. Questa città gli sta addosso come un vestito stretto, del quale poco a poco Max Gilardi, attraverso due delitti che lo coinvolgono, saprà liberarsi. Per ritornare a Napoli anche con il cuore, e con gli occhi di un uomo che si misura, senza condiscendenza, con la propria voglia di ricominciare a vivere. Elda Lanza, alla soglia dei suoi 89 anni, dopo un glorioso passato in televisione dove è stata la prima presentatrice della storia della Rai nel ’52 e dopo aver lanciato tanti grandi attori, cambia pelle e si dà ai gialli consacrandosi in poco tempo un talento della narrativa italiana poliziesca. Un esempio vivente di chi sa inventarsi la vita ogni giorno scoprendo che il successo non ha età! Diritti di copyright riservati |