Rubrica: PASSATO E PRESENTE |
La salita di Monti in politica, una delusioneDopo diversi giorni di titubanza il professore ha deciso di cimentarsi con la sfida del voto.
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domenica 13 gennaio 2013
Argomenti: Attualità Argomenti: Opinioni, riflessioni Argomenti: Politica Ha presentato il proprio simbolo ed ha spiegato che al senato, sotto questo simbolo, verranno aggregati :UDC di Casini, FLI di Fini e la sua lista civica in cui confluiranno esponenti della società civile. Alla camera invece ci saranno tre simboli e quindi tre partiti consorziati: gli stessi che al senato marciano uniti, alla camera vanno ciascuno per conto loro, per dare la possibilità ad ogni capo bastone di nominarsi i suoi fedelissimi. Non dimentichiamo che, votandosi con il Porcellum, ogni segretario di partito ha potere di vita e di morte sulle liste da presentare. Già questo fatto, a me personalmente, suona di vecchia politica.
Praticamente sono nati, cresciuti e pasciuti in parlamento, entrambi hanno ricoperto la carica di presidenti della camera e quindi potete immaginare quanto politichese masticano in più di Monti. Anche questo non depone molto bene a favore del professore che ha perso una buona occasione per inserire sia nella lista del senato che in quella della camera persone più capaci e non immischiate con la vecchia politica che ha portato il paese ad avere duemila miliardi di debito. Io avevo scritto su questa rivista due articoli a favore del governo Monti sottolineando il merito che lui aveva avuto nel salvare l’Italia dalla bancarotta e nel restituirle quel prestigio internazionale che aveva abbondantemente perduto con il governo di Berlusconi. Quindi, non potendo essere accusato di anti montismo a prescindere, ho tutto il diritto di criticare la sua salita in politica.
Le mie critiche sono sostanzialmente due.
La mia seconda critica alla sua scelta di partecipare alle elezioni riguarda il quadro politico che, a mio parere, invece di semplificarsi si è complicato.
A questo punto scatterebbe un ricatto al PD per costringerlo ad allearsi con il Partito di Monti e anche per cedere a lui la presidenza del consiglio. I segnali che rendono quasi palese questo progetto si traggono dalle interviste di Casini e dallo stesso Monti. Casini ha dichiarato più volte che se il PD non prende la maggioranza al Senato Bersani non farà il presidente del consiglio e Monti a sua volta si è detto indisponibile a ricoprire un ruolo di ministro dell’economia in un governo guidato dal PD. Bene, se questo è il loro progetto a me non piace affatto, perché si vuole impedire al centro sinistra, nell’ipotesi che vinca le elezioni ma non abbia la maggioranza al senato, di governare il paese.
Io sono consapevole, l’ho scritto in varie occasioni, che la situazione italiana richiede la collaborazione fra forze progressiste del centro sinistra e forze moderate del centro, infatti i problemi sono tanti e molti riguardano modifiche costituzionali come la riduzione del numero dei parlamentari, l’eliminazione del doppio passagio di una legge fra camera e senato attraverso l’assegnazione a quest’ultimo di un ruolo di coordinamento delle politiche regionali. E’ noto infatti che per queste ed altre modifiche su assetti delle provincie e regioni occorrono maggioranze ampie. Ma questo non presuppone che a dare le carte siano sempre gli stessi vale a dire i moderati.
In conclusione devo ammettere la mia grossa delusione per il comportamento di Monti e mi dispiace molto perché lo consideravo una persona immune dalla sete di potere e capace di ritornare ad un ruolo equidistante in occasione di queste elezioni. Devo ammettere di essermi sbagliato sul suo conto, voglio ancora sperare che se, dopo le elezioni, il PD avrà un buona affermazione, egli stesso sarà disposto a dare un contributo per far decollare le riforme di cui il paese ha una estremo bisigno. Egli ha già cambiato idea una volta: si è candidato dopo aver detto che non lo avrebbe fatto.
Un’ultima considerazione va fatta sui numerosi simboli presentati per le elezioni, alcuni anche ridicoli, questo era il momento meno propizio per confondere gli elettori, tutti ora si ergono a salvatori della Patria, anche coloro che hanno contribuito ad affossarla. Anche questa è un chiara dimostrazione di mancanza di senso civico di molti Italiani.
Auspico comunque un parlamento migliore del precedente ma, per questo, non ci vuole molto. Diritti di copyright riservati |