Rubrica: QUADRIFOGLIO |
![]() Chagall, il mondo sottosopraIl volo di un artista tra realtà e fantasia
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domenica 13 febbraio 2011
Argomenti: Arte, artisti Argomenti: Mostre, musei, arch. dal 22 dicembre 2010 fino al 27 marzo 2011 al Museo dell’Ara Pacis Augustae dell’Urbe Forse il pittore che celebra più di altri la festa di San Valentino per i fidanzatini, che innamorati e leggeri si librano nel cielo, è proprio Chagall. Il titolo: ’Chagall, il mondo sottosopra’ (Fig.1 logo dell’articolo) è intrigante e sollecita gli ultimi visitatori, essendo la mostra già in corso dal 22 dicembre fino al 27 marzo al Museo dell’Ara Pacis Augustae dell’Urbe. A distanza di soli tre anni dalla precedente esposizione al Complesso del Vittoriano, che voleva onorare la nascita del pittore russo, Roma vuole, in ricordo dei 25 anni dalla sua scomparsa, raccontare il percorso di uno strano artista in bilico tra una realtà non sempre felice e il rifugio costante nel suo mondo poetico. Marc Chagall (1887-1985) nasce a Vitebsk in Bielorussia e come russo parteciperà alla rivoluzione del 1917, così come ebreo sentirà il peso della terribile esperienza dell’Olocausto. Sarà sempre uno spirito errante, di fatto per i viaggi continui, ma soprattutto perchè s’immerge nella tradizione russa e ne analizza la cultura. Le sue immagini sono una miscela di elementi che derivano dal folclore natio e dalla narrativa delle ’Anime morte’ di Gogol o dal romanzo magico per eccellenza di Bulgakov: ’Il Maestro e Margherita’.
Dopo quattro anni ritorna in Russia e sposa Bella. Dal loro amore nascono splendide immagini di incontenibile felicità, realizzate attraverso una rappresentazione un po’ naif , ma per l’accostamento delle forme e la vivacità dei colori sicuramente liriche. La seconda stagione parigina lo vede impegnato nell’illustrazione delle Favole di La Fontaine per Ambroise Vollard. Esse costituiscono l’occasione per approfondire lo studio degli animali che diventeranno veri protagonisti delle sue opere (Fig.2) e (Fig.3).Durante la seconda guerra mondiale in seguito all’occupazione tedesca lascia la Francia per Gli Stati Uniti come molti altri artisti.
Ma sarà la Francia, sua patria di elezione, dove torna definitivamente nel 1948, a guarirlo. La sua tavolozza si arricchisce di colori più forti e decisi. Gli azzurri diventano più profondi, i rossi più ardenti e i gialli più accesi. Riconoscimenti e premi piovono da più parti, cosi’ come mostre e retrospettive importanti non mancano di onorare le sue opere. Tra gli incarichi ufficiali gli viene affidata la decorazione della bellissima cupola dell’Opéra di Parigi. Perfino l’arte delle vetrate diventa per lui un terreno di brillante sperimentazione artistica; famose sono quelle delle cattedrali di Metz e Reims. ’Un sipario trasparente - dice Chagall - tra il mio cuore e quello del mondo’.
La fertilità creativa di Chagall spaziava in tutti i campi, dalla realizzazione degli scenari per i balletti in onore del suo grande maestro di Pietroburgo Léon Bakst, alle numerose litografie, tra cui quelle per ’Dafni e Cloe’, alcune delle quali sono presenti nella mostra romana.
’Un uomo che cammina ha bisogno di rispecchiarsi in un suo simile al contrario per sottolineare il suo movimento’. La maggior parte delle opere provengono dal ’Musée national de Marc Chagall’ di Nizza, ma dai depositi del Centro Pompidou sono arrivati tre grosse tele molto interessanti per i temi trattati: ’La Resistenza’, ’La Resurrezione’ e ’La Liberazione’. Conclude la mostra un interessante documentario che illumina il visitatore sulla comprensione del mondo capovolto di un artista bizzarro e romantico. ’Mi tuffo nei miei pensieri e volo sopra il mondo’.
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